Le ragioni per cui gli Animali sono sfruttati, torturati e uccisi sono tante. Ma ognuno di noi ha il potere di fermare questo sterminio acquisendo una coscienza critica e con le sue scelte coerenti ed etiche di ogni giorno.
Tutte le nostre scelte hanno una ricaduta sugli Animali. Quando mangiamo, quando compriamo un qualsiasi prodotto, quando assistiamo ad uno spettacolo, quando sosteniamo un’iniziativa o un’associazione. Possiamo e dobbiamo fermarci a riflettere e capire se quello che facciamo implica morte e sofferenza per gli Animali.
La società umana moderna di basa sullo sfruttamento dei più deboli: i vantaggi dei pochi privilegiati corrispondono allo sfruttamento di una moltitudine sterminata i cui fondamentali diritti non vengono riconosciuti.
Lo sfruttamento degli Animali è una costante della nostra società, esso genera quotidianamente profitto dalla sofferenza altrui, nascondendo le pratiche crudeli spesso anche a coloro che ne traggono direttamente o indirettamente giovamento.
Lo scopo di Campagne per gli animali, è proprio quello di informare il grande pubblico di ciò che ogni giorno accade a miliardi di Animali che soffrono e muoiono per permetterci di condurre un’esistenza agiata e colpevolmente spensierata.
E’ nostro dovere assumerci la responsabilità di quanto accade, di acquisire una nuova consapevolezza, e di porre rimedio a questa immane tragedia che è conosciuta con il nome di sfruttamento animale.
Di seguito potrai visione di una serie di immagini di approfondimento.
Conoscere quello che accade agli Animali è il primo passo per aiutarli
SFRUTTAMENTO ANIMALE:Si consiglia la visita della grande galleria fotografica pubblicata dal sito web: Sfruttamento animale 1 Allevamenti e macelli |
COSA PUOI FARE?Consulta attentamente il materiale delle sezioni proposte, approfondisci gli argomenti suggeriti, agisci direttamente sulle tue abitudini quotidiane, cambiandole in base ad un criterio di giustizia e solidarietà nei confronti degli Animali, aiutaci, se ti va, a divulgare informazioni antispeciste, diffondi le notizie, informazioni, idee sull’antispecismo e il veganismo etico. |
Allevamenti e macelli
CI HAI MAI PENSATO?
Oltre 12 milioni di Bovini. Più di 17 milioni di Suini. Quasi 343 milioni fra Galline e altri volatili. Queste sono le cifre degli Animali rinchiusi negli allevamenti in Italia; Animali la cui unica prospettiva è di finire uccisi, al macello.
Ma Mucche, Maiali e Galline che colpe hanno, rispetto ad altri Animali tutelati e rispettati come Cani e Gatti? Nessuna, se non quella di non essere considerati Animali “da affezione”, bensì “da carne”. Forse sono in grado di soffrire meno di questi? Assolutamente no; e dunque non c’e’ alcun fondamento per cui gli Animali da allevamento debbano valere meno degli altri, ed essere per questo sfruttati ed uccisi.
Non importa che un Animale venga definito “da carne”; anche per gli altri Animali allevati, siano Mucche da latte o Galline ovaiole, l’aspettativa di vita è terribile e molto breve, e la fine comune: il mattatoio. Infatti questi Animali, sfruttati al massimo delle loro possibilità per pochi anni, quando cominciano a diventare meno produttivi vengono macellati, e rimpiazzati con Animali più giovani. Non deve stupire il fatto che il circuito dei Bovini da carne e da latte sia lo stesso: la maggior parte della carne bovina che viene venduta sui banconi dei nostri supermercati viene da Mucche “spremute” per qualche anno e poi uccise (per farsi una idea, si pensi che la vita media di una Mucca in allevamento non supera di molto i quattro anni, mentre in natura i Bovini potrebbero vivere dai 20 fino ai 40 anni).
Altro che la Lola. La realtà degli allevamenti non è certo fatta dei pascoli verdi che vediamo nelle pubblicità. Anzi, esattamente al contrario, la maggior parte degli Animali si trova in condizioni assolutamente contrarie ad ogni stato naturale; pochissimo spazio, nessuna possibilità di seguire i propri istinti naturali, di interagire, ritmi alterati per stimolare la produzione.
Questo ce lo dicono anche le cifre: dei 343 milioni di Polli che sono allevati in Italia, circa 319 milioni sono in allevamenti con più di 2000 Animali. Probabilmente, Polli e Galline sono gli Animali trattati peggio, visto la facilità con cui possono essere stipati in piccoli spazi e in gabbie anguste. Ma, continuando con i dati, anche per i Maiali l’allevamento più diffuso è quello intensivo: sono 7,7 milioni i Suini rinchiusi in allevamenti italiani con piu’ di 2000 Animali.
Gli allevamenti biologici, nei quali le condizioni di vita degli Animali sono un poco più tutelate dal punto di vista normativo, sono una quantità infinitesimale (ad esempio, i Bovini in allevamenti biologici sono 230.000 su 12,4 milioni, i Suini 177.000 su 17,3 milioni). Non che cambi poi molto, quando la fine continua a rimanere la stessa: la morte al mattatoio. Anche se biologici rimangono pur sempre degli allevamenti, ossia strutture create per sfruttare gli Animali.
Mattatoi, nei quali accade di tutto. Dietro l’ipocrisia delle leggi che dovrebbero tutelare il “benessere animale”, ad esempio attraverso la pratica dello stordimento preventivo (come se potesse esistere un modo di uccidere piu’ accettabile ed “umano”), si trova invece la realtà dei fatti: nei macelli non c’è alcuna cura per gli Animali (ma anche se ve ne fosse, sarebbe allo stesso modo assolutamente inaccettabile uccidere Animali per un nostro interesse), lo stordimento viene effettuato approssimatimente, spesso vengono avviati alla “catena di smontaggio”* Animali non ancora morti, senza tener conto dell’enorme stress antecedente all’arrivo al macello, visto che per molti Animali prima ci sono lunghi ed estenuanti viaggi stipati dentro camion, senza poter bere né mangiare.
(*) Macellazione:
Avvio
L’avvio alla morte e l’attesa nei recinti sono momenti di grande sofferenza spesso aggravata da mezzi e modi violenti da parte del personale (urla, calci, bastonate, uso di pungoli elettrici) per Bovini, Suini, Ovini e ancor più massacranti per Polli e Conigli che viaggiano in gabbie anguste le quali spesso cadono pesantemente.
Immobilizzazione
Poi c’è l’immobilizzazione degli Animali con mezzi meccanici nei macelli industriali e con mezzi manuali nei casi di mattazione familiare.
Stordimento
Lo stordimento è la pratica fondamentale per evitare all’Animale la coscienza e il dolore della morte.
La legge prevede per lo stordimento:
a) la pistola a proiettile captivo per Bovini, Equini, Bufalini, Ovini e in parte Suini. Il proiettile viene sparato nella testa dell’Animale e poi ritratto automaticamente rendendolo incosciente ma NON uccidendolo
b) l’elettronarcosi per Suini, Ovini e Caprini. Gli Animali vengono immobilizzati e tramite due elettrodi posti sulle tempie ricevono una forte scarica elettrica che li rende incoscienti ma NON li uccide
Iugulazione
Subito dopo la stordimento deve essere eseguita la iugulazione cioè il taglio della gola che interrompe l’afflusso del sangue al cervello e lo dissangua.
COSA PUOI FARE TU?
– Smetti di consumare alimenti animali. L’unico motivo per cui esistono allevamenti e mattatoi è la richiesta di tali alimenti. Ma una dieta che non li preveda – in generale viene chiamata (in modo errato) vegana, più correttamente si tratta di una dieta 100% vegetale – , non solo è possibile, ma anche gustosa e salutare. Sono sempre di più i medici ed i nutrizionisti che, abbandonando vecchi pregiudizi infondati, testimoniano come dal punto di vista scientifico una dieta simile, se ben equilibrata, non può che portare benefici.
– Non acquistare oggetti che usino prodotti derivanti dalla macellazione; in particolare, indumenti od oggetti in pelle (indumenti, oggettistica, calzature ecc…). Infatti, sebbene la pelle venga considerato un sottoprodotto dei macelli, acquistarla vuol dire comunque incentivare economicamente tali attività. Utilizza pure indumenti ed oggetti che hai, rimpiazzandoli a poco a poco con nuovi prodotti senza pelle (ci sono tantissime alternative). Informati, confrontati con altri, leggi accuratamente le etichette.
Vivisezione
CI HAI MAI PENSATO?
La vivisezione è a tutt’oggi una pratica diffusa: in Italia, ogni anno vengono usati circa 900.000 Animali, fra Ratti e altri Roditori (gli Animali piu’ utilizzati), Cani, Gatti, Scimmie e molti altri. Cifra comunque di molto inferiore alla realtà dei fatti, dato che molte pratiche che rientrano nel campo della vivisezione non vengono registrate o segnalate, per varie motivazioni burocratiche.
Gli “esperimenti” sono dei più svariati – l’unico limite è probabilmente la perversa fantasia umana. Dai piu’ diffusi e tristemente noti test di tossicità, fino alle piu’ impensate ricerche psicologiche (consistenti nel mettere gli Animali in condizioni di particolare stress, come ad esempio la divisione dai genitori non appena nati, per osservare gli effetti sul comportamento), e agli studi per trovare cure per malattie umane (nei quali si causa agli Animali la malattia in questione in maniera artificiale, per poi cercarne la cura). Ogni anno milioni di Animali torturati ed uccisi per i piu’ svariati scopi, da quelli apparentemente piu’ “nobili” (ricerca scientifica) fino ai test piu’ inutili per commercializzare rossetti e fondotinta. Il filo rosso che unisce tutte queste pratiche resta l’enorme sofferenza inflitta agli Animali, considerati “sacrificabili” per un presupposto beneficio all’Umano.
Ricordiamo inoltre che molti Animali vengono vivisezionati ogni anno per meri obblighi legali; tutte le nuove sostanze di sintesi introdotte sul mercato vanno testate, sebbene sempre di piu’ si riconosca l’inutilita’ di effettuare tali test sugli Animali (anche a fronte della disponibilita’ di altre metodologie non cruente per provare la tossicita’ sull’Umano).
Che diritto ha l’Umano di torturare ed uccidere altri esseri senzienti, anche quando questo potrebbe (e spesso non è nemmeno così) portare un beneficio? Il principio dietro la vivisezione resta la vecchia “legge del piu’ forte”: l’Umano ha la possibilita’ di imprigionare e sfruttare in questo modo gli Animali, e dunque lo fa senza porsi domande; eppure tale principio, almeno nominalmente, viene avversato quando si parla di appartenenti alla nostra specie…
COSA PUOI FARE TU?
– Acquista solo cosmetici, prodotti per l’igiene personale e per la casa che siano “cruelty free”; una guida a tali prodotti la puoi trovare su www.consumoconsapevole.org
– Non finanziare gli enti e le associazioni che fanno ricerca con Animali. Quando ti viene chiesta una offerta, indaga sempre su come verranno usati i tuoi soldi.
– Usa meno farmaci che puoi, e quando devi usarli scegli i farmaci generici (i farmaci “di marca” molto spesso sono basati su principi attivi gia’ noti, ma essendo comunque prodotti nuovi vengono testati, invece scegliendo un generico non si incentiva ulteriore vivisezione). Per prevenire e curare le più comuni malattie puoi rivolgerti alla fitoterapia.
Randagismo
CI HAI MAI PENSATO?
Anche per gli Animali che vengono definiti “da compagnia”, e che quindi sono tenuti in considerazione molto più degli altri sventurati Animali “da reddito”, la vita non è semplice. Infatti, sebbene molti Cani e Gatti vivono curati e coccolati da persone che li amano veramente, molti altri finiscono in strada, senza cibo e senza strutture dove ripararsi, e molto spesso senza la capacità di sopravvivere (se sono Animali che vengono abbandonati dopo aver passato tutta la vita in casa).
Stime del Ministero della Salute indicano che nel 2004 la popolazione italiana dei Cani randagi era di circa 660.000 animali; altre stime, dicono che l’85% dei Cani che vengono abbandonati muoiono entro 20 giorni dalla data dell’abbandono, e che negli ultimi dieci anni sono stati circa 40.000 gli incidenti stradali causati da Cani abbandonati.
Tutto questo deriva sempre da un problema di fondo: gli Animali vengono percepiti come semplici oggetti che servono a soddisfare le nostre esigenze, fra cui anche quella di avere affetto e compagnia. E infatti, sono molti quelli che prendono in casa Animali senza curarsi troppo di capire quale responsabilità questo comporti, magari solo perche’ vogliono fare un regalo ai bambini; salvo poi “buttare via” l’Animale quando non serve piu’ (quando ci si rende conto che avere Animali e’ un impegno ed una responsabilita’, oppure quando semplicemente bisogna andare in vacanza…).
COSA PUOI FARE TU?
– Se vuoi prender un Animale, prima assicurati di aver ben chiaro l’impegno che richiede accudirlo.
– Non comprare Animali: se vuoi un Cane o un Gatto rivolgiti ad un rifugio per Animali abbandonati o contatta una associazione animalista.
– Aiuta le associazioni ed i singoli che gestiscono rifugi per Animali; i canili ed i gattili sono strutture sempre in cerca di volontari e di fondi per nutrire e curare gli Animali che ospitano.
– Sterilizza gli Animali che vivono con te; per quanto possa sembrare un atto contro-natura, e’ la scelta migliore per il benessere dell’Animale e per non andare ad incrementare il numero degli Animali randagi.
Circhi, feste con gli Animali, zoo
CI HAI MAI PENSATO?
Elefanti costretti a vivere in gabbia ed “esibirsi” dopo essere stati addestrati con la violenza. Cavalli che vengono fatti correre su circuiti cittadini, finendo spesso a schiantarsi ferendosi gravemente o morendo. Corse di Buoi ed Asini, fino allo sfinimento, terrorizzati dalla folla urlante, animali esotici costretti a vivere in climi diversi dalle zone di origine, chiusi dentro gabbie anguste che li conducono spesso alla pazzia. Questi sono solo alcune istantanee, scelte a caso fra il gran numero di eventi in cui gli Animali vengono usati per il puro “divertimento” umano.
Circhi
Nei circhi si trovano una enormità di Animali esotici, strappati dai loro habitat e costretti ad una vita fatta di gabbie e catene; ormai privati dei loro istinti naturali, sono addestrati con la violenza a compiere i “numeri” più assurdi di fronte al pubblico. E questo – qualcuno sostiene – e’ un divertimento per i piu’ piccoli, o peggio ancora, una forma di educazione per conoscere gli animali. Ma cosa c’e’ di educativo e divertente nel vedere Animali umiliati e ormai lontani da quello che sarebbero nel loro ambiente naturale?
Feste
Ma anche fuori dai circhi, lo stesso principio si applica alle molte feste e sagre paesane dove si usano Animali (si stima che in Italia ce ne siano ogni anno circa un migliaio). Feste dove quasi sempre l’Animale subisce un enorme stress, frastornato dalla folla urlante, e dove molto spesso il termine e’ la sua stessa morte. Ancora, cosa c’e’ di educativo nel mostrare (soprattutto ai piu’ piccoli) come si sottomette il piu’ debole, l’Animale, e lo si costringe ad agire contro la sua natura? Senza dimenticare di nominare la piu’ sadica delle feste, che per fortuna e’ sempre meno l’orgoglio della Spagna: la corrida, che purtroppo continua comunque ad attirare molti turisti anche dall’Italia.
Zoo
Agli Animali selvatici viene negata completamente la libertà, quando vengono imprigionati in zoo, parchi marini, acquari, zoo safari, circhi o collezioni private. Le Scimmie, gli Elefanti, gli Orsi, i grandi Felini, i Delfini e le Orche, catturano l’attenzione e l’immaginario delle folle di visitatori e rappresentano un facile strumento di guadagno, ottenuto trascurando totalmente la sofferenza inflitta alle creature selvatiche imprigionate.
Spesso si considera lo zoo come un’istituzione che svolge il compito di educare il pubblico alla conoscenza della fauna selvatica. Ma conoscere, rispettare ed apprezzare i comportamenti degli Animali selvatici diventa impossibile se essi sono soggetti alla prigionia e all’umiliazione di essere considerati degli oggetti di divertimento. Un documentario sulla vita degli Animali selvatici nel loro habitat naturale è molto più educativo e veritiero.
Numerosi etologi hanno studiato il comportamento di molte specie rinchiuse negli zoo e documentato un’ampia varietà di anomalie comportamentali, quali il camminare in circolo, lo scuotimento ripetitivo della testa, l’ondeggiamento del corpo, il leccarsi in modo insistente alcune parti del corpo fino all’automutilazione. Tutti questi comportamenti, esprimono un profondo stato di malessere e frustrazione.
COSA PUOI FARE TU?
– Boicotta i circhi, le feste con gli Animali, gli zoo e tutti i luoghi dove vengono detenuti Animali; non andarci e consiglia di fare lo stesso a tutti quelli che conosci, protesta se gli insegnanti delle scuole propongono visite a zoo, acquari, delfinari o circhi con Animali.
– Favorisci la diffusione di notizie sui sempre più numerosi circhi senza Animali.
– Protesta quando arriva il circo nella tua città o se vieni a conoscenza di una festa che usa gli Animali; consultati con le associazioni animaliste locali, perche’ molto spesso nelle legislazioni comunali ci sono norme per il benessere animale che permettono di impedire a circhi e feste di sfruttare gli Animali.
– Chiedi all’amministrazione comunale della tua città di adottare (qualora non lo avesse) un regolamento sul benessere animale che preveda la messa al di feste, manifestazioni, esibizioni con Animali. Per avere notizie su tali regolamenti già approvati da alcune città italiane, rivolgiti alle associazioni animaliste.
Caccia
CI HAI MAI PENSATO?
Sono circa 700.000 gli italiani che hanno il permesso di girare armati senza alcun controllo, di passare sulle proprieta’ private altrui senza alcun vincolo, che possono sparare a tutto quello che si muove (colpendo spesso animali domestici nonche’ altri esseri umani). Sono i cacciatori, una minoranza del paese, che eppure gode di assurdi privilegi a discapito della sicurezza della rimanente stragrande maggioranza dei cittadini italiani.
I danni che procura la caccia sono molteplici: agli animali, all’uomo, all’ambiente. Prima di tutto gli animali, centinaia di migliaia uccisi “per sport” ogni anno, grazie anche alle mille deroghe sulle specie cacciabili e sui periodi di caccia che i politici elargiscono alla lobby dei cacciatori. Senza contare tutti gli animali domestici che vengono uccisi anche in prossimita’ delle abitazioni, visto che molto spesso i cacciatori sparano a tutto quello che si muove. Ma danni anche all’uomo: nella stagione venatoria 2003-2004 ci sono stati 94 feriti e ben 50 morti per “incidenti” di caccia; fare una passeggiata per boschi diventa sempre di piu’ una attivita’ rischiosa, come se poter girare liberamente fosse solo appannaggio dei cacciatori. Ed infine per l’ambiente, inquinato dal piombo dei bossoli, nonche’ da tutti gli altri rifiuti lasciati in giro (nonostante i cacciatori continuino ipocritamente a definirsi dei “veri ecologisti”).
Tutto questo per una pratica che non ha senso: non c’e’ necessita’ di cacciare per la sussistenza, e definire uno “svago” sparare a degli animali innocenti non sembra davvero accettabile in una societa’ civile. Purtroppo, gli interessi economici dietro la caccia – in particolare quelli dei produttori di armi (le stesse armi che, per vie piu’ o meno traverse, finiscono anche all’estero nei paesi in guerra…) – fanno si’ che in parlamento gli interessi della minoranza con il fucile siano piu’ salvaguardati rispetto a quelli della maggioranza degli italiani.
COSA PUOI FARE TU?
– Partecipa alle iniziative contro la caccia, tenendoti in contatto con le associazioni ed i gruppi animalisti; dai cortei per dare visibilita’ al tema, fino alle azioni di disturbo ai cacciatori stessi, le iniziative sono sempre molte.
Pellicce
CI HAI MAI PENSATO?
La situazione degli Animali “da pelliccia” negli allevamenti e‘ probabilmente la peggiore rispetto agli altri Animali allevati. Vivono in gabbie di rete metallica che feriscono loro le zampe, esposti alle intemperie perche’ la pelliccia diventi più folta. Molto spesso le condizioni di vita innaturali portano a casi di cannibalismo. E l’uccisione, alla fine di una vita di sofferenze, avviene tramite metodi il cui unico scopo e’ quello di non rovinare la “preziosa” pelliccia: elettrocuzione anale, colpo contundente al muso, rottura delle ossa cervicali, gasazione, questi sono alcuni dei metodi piu’ comuni negli allevamenti europei.
Ma nel mondo sono moltissimi milioni anche gli animali selvatici che vengono catturati con metodi cruenti come le tagliole (gli Animali spesso si staccano la zampa intrappolata nel tentativo di fuga) oppure come la tristemente nota mattanza di cuccioli di Foca. E senza contare gli altri tipi di animali più o meno esotici massacrati: Leopardi, Coccodrilli, Serpenti…
Ogni pelliccia, e’ proprio il caso di dirlo, gronda sangue, tanto piu’ che il numero di Animali necessario a confezionarne una spesso e’ molto alto: per una pelliccia servono in media, ad esempio, dai 180 ai 240 Ermellini, o dai 30 ai 50 Visoni, o ancora dai 50 agli 80 Zibellini.
Il tutto, e’ bene sottolinearlo, per una mera forma di vanita’ ormai fuori dal tempo; infatti esistono materiali e capi di vestiario che tengono molto piu’ caldo di una pelliccia, ma evidentemente c’e’ ancora chi pensa che un Animale scuoiato possa essere uno status symbol…
COSA PUOI FARE TU?
– Non comprare pellicce, ricordandoti anche di controllare sempre di cosa siano fatti gli inserti di giacche e giacconi.
– Non accettare in regalo pellicce o capi con inserti in pelliccia, e non usarli anche se li avevi gia’: portare in giro tali capi di abbigliamento significa fare pubblicita’ ai pellicciai e contribuire al perpetuarsi di tale “moda”
– Partecipa alle proteste contro i negozi che vendono pellicce e capi con inserti in pelliccia; infatti, a parte le pelliccerie, sono molti i negozi, anche grandi magazzini, che a fronte di massicce proteste possono rivedere la loro politica e smettere di vendere morte.
belllissimo sono riuscita con questo articolo a elaborare un tema su lo sfruttamento degli animali